In realtà ho letto una raccolta di racconti e un'antologia entrambi ottimi, ma non mi sento in grado di parlarne perché si tratta di fantascienza, un argomento su cui bisogna saperne molto più di me per azzardarsi a dare giudizi. Per cui a proposito della raccolta di racconti, Culti svedesi di Anders Fager, mi affido all'autorevole voce di Silvia Treves che l'ha recensito sulle pagine di LibriNuovi.net. Dell'antologia DiverGender, a cura di Silvia Treves e Caterina Mortillaro, che compaiono anche come autrici (qui l'intervista sul blog Diario di ErreBi), posso dire solo che è interessantissima e unisce nove racconti godibilissimi e intriganti a tre momenti saggistici di riflessione e informazione sul tema del genere, che ne fanno una lettura a tutto tondo e di stringente attualità. Più che raccomandabile anche a chi non è un appassionato di fantascienza.
E visto che di questo si tratta, segnalo che nella pirotecnica collana Alia Arcipelago edita da CS_libri le pubblicazioni continuano e si aggiungono al succulento catalogo in cui, tanto per farvi venire l'acquolina in bocca, potete trovare Isola di passaggio di Silvia Treves, Isole nella Corrente di Massimo Citi, Fantasmi sulla luna di Paolo S. Cavazza, Da zero a infinito di Fabio Lastrucci e molti altri titoli. Se ne è parlato insieme a DiverGender alla libreria Vecchi e Nuovi Mondi di Torino, ben nota cattedrale del culto fantascientifico e fantastico e dei suoi adepti. 
2 commenti:
Grazie Consolata a nome di DiverGender e di Alia Arcipelago.
Come lettrice, grazie di averci ricordato Karen Blixen. Ho ritrovato sugli scaffali Ehrengard e Capricci del destino. Spero sia solo ben nascosto Sette storie gotiche!
Silvia Treves
Non capisco che cosa stia succedendo né perché la seconda parte del post appaia in caratteri microscopici. L'ho fatto tutto insieme... poi ho cercato molte volte di aumentare la dimensione del font, ma non funziona. Inotre ho scritto almeno tre risposte al commento di @silviatreves ma non sono riuscita a pubblicarle. Boh. Comunque, avrei voluto scrivere di più e meglio su DiverGender ma avevo paura di dire banalità. Con la fantascienza mi sento sempre un po' in soggezione. Vi auguro molto successo.
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