Il continuo passaggio dall'io al tu alla terza persona è raffinato e utile a creare un certo distacco, a controllare l'eccesso di protagonismo dell'autrice. L'aspetto più affascinante è il modo in cui gioca con le parole, la sapienza e l'abilità con cui le usa. Basta l'esempio di Ella - Gabriella al posto di io, un colpo di genio. E' come se danzasse sulla punta delle onde mantenendosi sulla cresta senza mai sprofondare nell'acqua. Un esercizio di abilità e sopraffina eleganza e leggerezza, che riesce a non cadere mai nella superficialità. Ma soprattutto c'è una grande ironia, realizzata attraverso un uso ben cosciente e divertito delle frasi fatte e dei luoghi comuni di cui viene spesso praticato il rovesciamento, che rende la lettura varia e spassosa. Molto particolare e sapiente l'uso delle maiuscole.
Il testo, diviso in brevi capitoli forniti di titoli programmatici e spiritosi, è inframmezzato da fotografie in tema.