Uscito in Francia nel 1983 e in Italia nel 2014, Il posto di Annie Ernaux è un romanzo strenuamente autobiografico in cui l'autrice ricostruisce la vita di suo padre, a cavallo della metà del novecento, con estrema economia di parole, dall'originaria condizione di contadino a quella di operaio poi proprietario di un bar drogheria. La figura del padre appare ogni tanto in qualche fotografia, si seguono i suoi cambiamenti di lavoro e di residenza, le trasformazioni che coinvolgono anche la madre e di conseguenza la figlia, che attraverso lo studio si differenzia fino ad allontanarsi dalla vita dei genitori.
Un libro estremamente raffinato forse, che con una prosa scarna fino alla secchezza, un grandissimo risparmio di parole ma anche di sentimenti, di emozioni, di tutti quei particolari che rendono attraente un libro facendo trasparire quello che sta sotto ai fatti nudi e crudi, non riesce a comunicare nessuna empatia né a suscitare l'interesse per un personaggio descritto esclusivamente dall'esterno. In qualche recensione ad altri libri della Ernaux ho letto espressioni come "disarmante semplicità" e "senza artificio". Ecco, penso che siano l'esatto contrario della sua scrittura: non vi è niente di semplice né di spontaneo in queste pagine, che sono spasmodicamente ricercate nell'eliminazione di fronzoli e morbidezze, nella costruzione spezzata e episodica, organizzata in immagini non cronologiche.
Un libro intensamente francese per intellettualismo e rigore, rarefatto tanto che a tratti leggendolo manca l'aria, in cui la storia del novecento si intravede in filigrana attraverso la storia individuale, di un'autrice notissima e ammiratissima in patria. Sconsigliato a chi ama identificarsi nei personaggi e nelle vicende, a chi cerca emozioni, anche a chi semplicemente cerca qualcosa di più (o di diverso) di una secca cronaca dal taglio sociologico. Lo salva il fatto che è molto breve e molto leggibile. Traduzione e un interessante glossario di Lorenzo Flabbi.
Tanto per sottolineare il fatto che le mie parole non sono vangelo, Annie Ernaux ha vinto il Premio Strega Europeo 2016 con Gli anni.
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