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lunedì 1 novembre 2021

Seconda segnalazione: Fabio Lastrucci, Da zero a infinito: sotto la realtà c'è molto più di quello che riusciamo a immaginare

Seconda segnalazione.



Ribadisco per la millesima volta: amo i racconti, sia leggerli che scriverli, e il fantastico mi seduce e mi assedia. Perciò Da zero a infinito di Fabio Lastrucci non poteva che attrarmi, e alla fine della lettura posso dire a ragione, perché mi è piaciuto molto. 

Sono quindici racconti in cui il fantastico è declinato in modi diversissimi ma tutti insoliti e appassionanti. Dall'ospizio in bianco e nero in cui i personaggi dei fumetti attendono spasmodicamente l'arrivo del colore (Ultime notizie del papero), all'inquietante DB, il facebook dei morti che attira i vivi, o l'insolito veicolo di diffusione della peste a Napoli (Nero di seppia), o l'ossessione bibliofila di Da zero a Infinito, il fantasma della ferrovia Cumana (Trasparente come un respiro), così come in tutte le altre, in ogni storia Fabio Lastrucci costruisce un mondo inquietante, indecifrabile e soprattutto diretto senza scampo alla sua fine. Basta lasciarsi portare dalla sua voce sicura, ricca di particolari precisi e abile nel suggerire senza troppo rivelare: spesso l'apocalisse sorprende come la soluzione di un caso poliziesco. Anche il lettore arriverà alla fine del libro, e di sicuro se ne dispiacerà.

 

martedì 10 dicembre 2019

Da Karen Blixen ai fantasmi sulla Luna, tanto per fare quattro chiacchiere

E' un periodo che non sono proprio fortunata con le letture. Dopo La saga dei Cazalet non ne ho più azzeccata una, e nulla di quello che ho letto mi ha fatto venire voglia di scriverne (con un'eccezione, Tutti i racconti di Grace Paley, ma siccome mi sono data la regola di non parlare mai su questo blog di libri che non mi sono piaciuti assolutamente, a meno che non mi abbiano fatto arrabbiare eccessivamente come Il cacciatore di aquiloni di Khaled Hosseini o Il piccolo amico di Donna Tartt, non ho potuto scriverne perché l'ho detestato). Per cui, ripensando ai tempi belli in cui mi imbattevo in libri belli di cui mi veniva voglia di scrivere belle cose, mi è venuto in mente che nel canone di scrittrici ormai iconizzate e imbalsamate come empireo femminile (e anche qui, non fatemi dire che cosa penso di alcune di queste icone) non salta mai fuori il nome di una scrittrice che ho amato moltissimo: Karen Blixen, di cui al massimo si ricorda La mia Africa (che ho amato molto meno degli altri) o il racconto Il pranzo di Babette, mentre io sono stata stregata da Sette storie gotiche, Capricci del destino, Racconti d'inverno e soprattutto Ehrengard. Non ne ho parlato in questo blog per la semplice ragione che l'ho letta molto prima di aprirlo, ma appena ho un attimo di tempo lo farò. 

In realtà ho letto una raccolta di racconti e un'antologia entrambi ottimi, ma non mi sento in grado di parlarne perché si tratta di fantascienza, un argomento su cui bisogna saperne molto più di me per azzardarsi a dare giudizi. Per cui a proposito della raccolta di racconti, Culti svedesi di Anders Fager, mi affido all'autorevole voce di Silvia Treves che l'ha recensito sulle pagine di LibriNuovi.net. 
Dell'antologia DiverGender, a cura di Silvia Treves e Caterina Mortillaro, che compaiono anche come autrici (qui l'intervista sul blog Diario di ErreBi), posso dire solo che è interessantissima e unisce nove racconti godibilissimi e intriganti a tre momenti saggistici di riflessione e informazione sul tema del genere, che ne fanno una lettura a tutto tondo e di stringente attualità. Più che raccomandabile anche a chi non è un appassionato di fantascienza. 

E visto che di questo si tratta, segnalo che nella pirotecnica collana Alia Arcipelago edita da CS_libri le pubblicazioni continuano e si aggiungono al succulento catalogo in cui, tanto per farvi venire l'acquolina in bocca, potete trovare Isola di passaggio di Silvia Treves, Isole nella Corrente di Massimo Citi, Fantasmi sulla luna di Paolo S. Cavazza, Da zero a infinito di Fabio Lastrucci e molti altri titoli. Se ne è parlato insieme a DiverGender alla libreria Vecchi e Nuovi Mondi di Torino, ben nota cattedrale del culto fantascientifico e fantastico e dei suoi adepti.