Non essendoci una trama precisa non c'è pericolo di fare spoiler se nomino qualche particolare o episodio che si incontra lungo l'incantevole passeggiata che l'autore ci induce a fare: vi imbatterete nel coleottero cieco che porta il nome di Hitler e ha costretto le autorità slovene a mettere guardie armate all'ingresso delle grotte carsiche in cui vive, esplorerete i giardini sotterranei costruiti in California da un agricoltore italiano in terre troppo dure per poter essere coltivate in superficie, imparerete molto sulle casette per uccelli e sulle lampade adatte per la caccia ai surfidi, sulla Biennale di Venezia del 2009 dove le mosche di Fredrik Sjöberg vengono esposte fianco a fianco con le opere di Tom of Finland, e così via. Quel che è certo è che non sono né la varietà né l'interesse a scarseggiare durante la lettura.

Bella traduzione di Fulvio Ferrari.