martedì 31 dicembre 2024

Teodora Trevisan, Il vento e l'isola: un romanzo profumato

 


Un romanzo che affronta molti temi, da quelli che toccano in profondità a una serie di aspetti concreti e legati al quotidiano, con un tono lieve e diretto, senza orpelli nè intorcinamenti. Insomma un libro da leggere subito, senza esitazioni, lasciandosi andare alla vicenda, ai personaggi e soprattutto alla magica ambientazione. Anche il titolo azzeccatissimo ci propone subito un'accoppiata irresistibile: chi, davanti al vento e a un'isola, non si sente subito trasportato in un ambiente magico, dove può succedere di tutto?

Per fortuna, una volta tanto non ci troviamo di fronte all'ennesimo e stucchevole assassinio da risolvere. Qui i due protagonisti, Vento e Raoul, hanno ben altri problemi da affrontare. Sono giovani, hanno un lavoro, famiglie, amici, e sono legati da una relazione amorosa ben salda. E' tempo di fare un passo più in là: lasciare Napoli dove vivono per cercarsi un posto in cui ricominciare dal nulla, costruirsi un'esistenza tutta nuova che li possa rendere liberi, felici e totalmente se stessi. Così, dopo averci pensato un po' discutendo e confrontandosi, scelgono l'isola greca di Paros, nelle Cicladi e vi si trasferiscono carichi di speranze e energia. L'obiettivo è aprire un ristorante italiano, in cui Vento, che è un ottimo cuoco, potrà incantare i clienti con le sue ricette napoletane.  

La vicenda è lineare, e segue i tantativi coraggiosi e volte un po' azzardati della coppia, in cui Vento è quello che sogna in grande e realizza ciò che in prima istanza pareva una pazzia, mentre Raoul, più concreto e dotato di grande lucidità, lo segue combattendo la medesima battaglia. L'ambiente isolano in cui fanno il possibile per inserirsi è amichevole ma anche indifferente. La coppia è insolita ma nessuno ci bada, qualcuno è disposto a aiutarli, la competizione e la paura della concorrenza ci sono ma non impediscono a Raoul e Vento di porsi sempre nuove mete e raggiungerle. Ora, non voglio fare troppo spoiler, ma seguiamo nelle pagine fresche e trascinanti di "Il vento e l'isola" una vicenda umana molto cattivante, scopriamo personaggi pieni di interesse, e soprattutto condividiamo il fascino e la bellezza di luoghi davvero unici. Non c'è un momento di stanca, e gli sforzi dei due giovani uomini ci costringono a girare una pagina dopo l'altra. La scrittura è amichevole e sicura, una voce di narratore che sa quello che vuole dire e lo dice senza spreco di parole, rispettando il lettore. 

Alla fine ci accorgiamo che sotto i profumi appetitosi dei piatti cucinati da Vento c'è ben altro che delle delizie culinarie. C'è la storia di due persone coraggiose, della loro capacità di trasformare i sogni in realtà, di vivere il loro modo di essere con spontaneità senza tenere conto degli occhi estranei, di affrontare i rapporti difficili in famiglia superando screzi dolorosi, di amarsi malgrado le divergenze, in una parola di esistere con dignità e piacere. E si arriva all'ultima pagina perfettamente soddisfatti, sia per noi che per Vento e Raoul.     

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ma grazie Consolata, una bellissima recensione!