giovedì 7 luglio 2022

Lista dieci titoli straordinari


Ho pensato molto, prima di stilare questa lista, al significato da attribuire al termine "straordinario". E non sono riuscita a interpretarlo se non in base all'effetto che la lettura di questi libri ha avuto su di me (sul loro effetto generale ovviamente non sono in grado di dare un giudizio) che è stato davvero dirompente e duraturo. Per alcuni la straordinarietà coincide con il piacere che mi ha dato la lettura, ma non sempre. Ci sono i due libri che in assoluto vorrei avere scritto io (n. 1 e 2), ma altri li ricordo più per la sorpresa, gli orizzonti che mi hanno spalancato davanti che per un giudizio estetico. A questo proposito aggiungo due parole per ognuno.
1) Lewis Carroll, Alice nel paese delle meraviglie - perché rappresenta la strenua lotta della ragione che cerca di dare un senso all'imprevisto e all'insensatezza, cioè, in una parola, la vita umana
2) Panait Istrati, Kyra Kyralina - perché rappresenta la strenua ricerca di qualcosa che si è perduto per sempre, e lo strazio che ne deriva, in una parola la vita umana. E per la struttura a scatole cinesi che mi è molto congeniale come scrittrice 
3) Emilio Salgari, I misteri della giungla nera - perché mi ha aperto gli occhi sulle meraviglie che stanno nel mondo se alziamo gli occhi dal nostro ombelico comunicandomi il desiderio instancabile del viaggio per scoprire. Salgari è lo scrittore che ha avuto maggiore influenza sulla mia vita.
4) Maxim Gorkij, Racconti del Caucaso - perché racconta storie di vagabondi e di mari che non sono mari, riuscendo a stupirmi ad ogni pagina
5) Orhan Pamuk, Istanbul - perché racconta una città facendone un mondo intero, con una lingua così affascinante che sembra fatta di luce. Il cap. 10 andrebbe recitato a memoria ogni mattina da chiunque voglia scrivere.
6) José Saramago, Il memoriale del convento - per la scrittura cui bisogna solo arrendersi
7) Elias Canetti, La lingua salvata - un incontro che mi ha folgorata, e basta
8) Mo Yan, Sorgo rosso - perché mi ha fulminata con una scrittura che sa contorcersi, dilatarsi, stare in equilibrio sul filo e cadere sempre in piedi come un acrobata
9) Gunther Grass - Il tamburo di latta - perché Oskar Matzerath è un incontro straordinario
10) Gabriel Garcia Marquez - Cent'anni di solitudine - perché era il primo del realismo magico
Dei numeri 1, 2, 3, 4, 5, 7 ho parlato anche sul mio blog Anaconda Anoressica.      

1 commento:

Maxciti ha detto...

Mi rendo conto di averne letti solo quattro tra i dieci citati. A questo punto, prima di arrivare al capolinea, cercherò perlomeno di arrivare alla sufficienza, magari un po' larga, leggendone altri due o tre. Grazie per i suggerimenti di lettura e un abbraccio.