Autore di straordinaria prolificità, Benson scrisse un centinaio di libri tra romanzi, racconti, non fiction; è famoso anche per i suoi racconti di fantasmi che ho già scaricato e me li tengo lì per la prima giornata di nevischio e raffreddore (ma andrà bene anche il sole data la mia passione per l'argomento). Benson è spiritosissimo, ha un occhio micidiale e preciso per le miserie e le debolezze umane, una perfidia senza cedimenti e una capacità di ritrarre luoghi e personaggi che fa pensare proprio alla grande pittura inglese ottocentesca.
In Miss Mapp (1922), la protagonista "Miss Elizabeth Mapp dimostrava quarant'anni, e approfittava di questa opportunità per averne giusto uno o due in più". E' la regina (molto contrastata) della buona società di Tilling, villaggio archetipico basato sulla città natale di Benson, Rye. I pochi che si degna di frequentare (ad esempio, non il dottore né il dentista: sempre lo snobismo inglese, l'occhio implacabile sulle differenze di classe) si riuniscono continuamente in bridge parties pomeridiani, in cui attorno al tavolo da gioco per una volta cadono le affettazioni e le buone maniere e la lotta si fa dura attorno a pochi pence, per non parlare di scellini. Le signore la mattina vanno a fare la spesa con un cavagnino di vimini, si fanno i vestiti da sole o fanno copiare alle sartine i modelli sfoggiati dalla nobiltà a qualche ballo e visti in una foto sul giornale, e soprattutto spettegolano. Questa è l'attività fondamentale di tutti i vari e fantastici personaggi femminili, mentre quelli maschili si dedicano al golf, alla bottiglia, alle carte e a sfuggire elegantemente ai tentativi di cattura da parte delle signore. Nessuno ha molti soldi, e chi ne ha, e lo mostra, viene subito guardato con sospetto e un filo di disprezzo. Miss Mapp sorveglia tutto da una posizione privilegiata, la sua garden room da cui vede la strada principale e chiunque passi, oltre alle finestre dei due scapoli più appetibili del villaggio, il Maggiore e il Capitano di cui spia vita, vizi e virtù.
Gi argomenti su cui ci si arrovella a Tilling sono il sospetto di un duello, vestiti uguali addosso a signore diverse, un bacio tra una signora ricca e un signore con antenati, una sorella sposata con un nobile italiano (la Contessa Faraglioni, detta Faradiddleleony) di cui si dubita persino che esista finché non arriva con montagne di bagagli cifrati e un elegante monocolo, e così via. Ma non bisogna farsi ingannare dalla trivialità dei problemi degli abitanti di Tilling (di cui esiste persino una società Amici di Tilling che si riunisce annualmente) perché i personaggi sono vivi e pieni di sfumature, tanto che alla fine ci si trova a tifare persino per la strapettegola, manipolatrice, intrigante Miss Mapp. La questione è un'altra: le storie minime di queste minime persone sono esilaranti, scritte con un'abilità incomparabile, senza momenti morti né parole inutili, divertono e coinvolgono dalla prima all'ultima pagina, e non si vorrebbe che finissero troppo presto.
La casa di E. F. Benson a Rye, modello di Mallards, residenza di Miss Mapp |
Questo libro e gli altri dello stesso ciclo (come ho detto ce ne sono almeno due facilmente reperibili in italiano) li consiglio molto vivamente a chiunque ami l'ironia, o la comicità sottile, a chiunque preferisca leggere libri che stimolano il cervello più che la pancia, a chiunque ami l'Inghilterra che sa ironizzare su se stessa e i suoi tic in maniera davvero magistrale.
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