David Sedaris è gay e liberal, quello che pensa mi piace sempre, e mi è piaciuta tantissimo questa sua risposta a un intervistatore che gli chiedeva che cosa ne pensasse del matrimonio tra gay:
Che il matrimonio omosessuale debba essere consentito, ma che nessun omosessuale debba sposarsi. Ma veramente vogliamo un’istituzione come il matrimonio? È una battaglia su una questione ideale, ma in realtà nessuno lo vuole, come nessuno vuole andare a un matrimonio. Anche il più accanito degli omofobi deve riconoscere che i gay non costringono gli amici a intervenire ai loro matrimoni con uguale ostinazione. E siccome detesto i matrimoni, mi trovo d'accordo con lui al duecento per cento.
Se non avete mai letto niente di suo cercate Me parlare bello un giorno o Diario di un fumatore o Mi raccomando, tutti vestiti bene o Quando siete investiti dalle fiamme. Vi innamorete delle sue incredibili sorelle e riderete senza limiti alle sue avventure in un campo di nudisti, non importa, non ve ne pentirete e continuerete a leggerlo. Consiglio Davis Sedaris a tutti, caldamente, a meno che proprio non siate privi dei senso dell'umorismo e non vi importi niente del mondo che vi circonda.
David Sedaris, Me parlare bello un giorno
Che
cosa può fare un bambino di quinta elementare affetto da problemi di pronuncia
se una logopedista non tanto sveglia lo sequestra una volta la settimana per
guarirlo dalla lisca? Se da lui ci si aspetta che si appassioni allo sport,
quando il suo vero piacere consiste nel cuocere biscotti e guardare soap opera?
Resistere, ovviamente, cercando di non dare all’aguzzina la soddisfazione di
coglierlo in fallo. Comincia così questa divertentissima raccolta di racconti,
quasi un’autobiografia in pillole, di David Sedaris, nato nel 1956 a Johnson
City (New York) da una famiglia di origine greca. Nella prima parte, nettamente
più efficace, David Sedaris parla dell’infanzia, della famiglia, delle sorelle,
della madre e soprattutto del padre, della sua gioventù schizzata di
consumatore di speed, dei tentativi in campo artistico e come insegnante di
scrittura creativa, dei mille mestieri praticati per smazzarsi la vita. La
seconda parte corrisponde a una fase più tranquilla, in cui l’autore e il suo
fidanzato Hugh si trasferiscono in Francia dove vivono gli inconvenienti degli
americani all’estero, prima fra tutti la necessità di appropriarsi della
lingua, cui si riferisce il geniale titolo. David Sedaris è un narratore
esperto, abilissimo a divertire il lettore con una scrittura ironica e
autoironica, spiazzante e molto
intelligente. Non fa ridere alle spalle dei più deboli, non fa vergognare del
piacere, davvero genuino, che si prova leggendolo. Il suo non è il libro di un
comico ma di uno scrittore che presta il proprio occhio acuto e spietato al
lettore per fargli scoprire prospettive insolite, esilaranti, di
interpretazione del mondo.
Nessun commento:
Posta un commento