lunedì 20 ottobre 2014

Pagine che scottano, lenzuola stropicciate: HOTell, storie da un tanto all'ora

Quando mi è stato proposto di partecipare a un'antologia di racconti "piccanti" ambientati in un albergo a ore, ne sono stata felice: primo perché amo i racconti, poi perché adoro le antologie, e poi ancora perché mi è capitato due o tre volte, per esempio in Turchia e a Celebes, di trovarmi fortuitamente a passare la notte in alberghi equivoci, o per meglio dire bordelli. Non sono state grandi avventure ma la suggestione è bastata per farmi dire un sì molto allegro. Ero anche curiosa di vedere come gli altri autori avrebbero sviluppato il tema di partenza, e devo dire che il risultato è interessantissimo. Un volume corposo, trentaquattro scrittori  di varia provenienza geografica correttamente equilibrati per genere e età, un'impaginazione accattivante e inventiva, storie parecchio varie e insieme omogenee. E siccome trattano un'esperienza comune a tutti, ogni lettore troverà in queste pagine un riverbero delle proprie, una risonanza personale, uno specchio in cui incantarsi o un'attesa da sorseggiare.

Trattandosi come ho detto di ben trentaquattro autori, tra i quali indegnamente figuro anch'io, mi limiterò a considerazioni di carattere generale. L'argomento così stimolante (sì, mi vergogno, ma non ho resistito) sembra abbia spinto gli scrittori a cercare soprattutto soluzioni narrative "libere", svincolate dal semplice sviluppo di una vicenda a tema: molti racconti imboccano una via quasi sperimentale, certo molto innovativa, omettono, depistano, danno informazioni ingannevoli e parziali. Molti dei racconti sono brevi, alcuni brevissimi, e avvolgono il lettore in un'atmosfera immediatamente riconoscibile di sensuale abbandono. Sono erotici, sì, ma in maniera abbastanza contenuta. Curiosamente non c'è nessun accenno a una sessualità omosessuale. Mancano le pratiche modaiole tipo bondage o sadomaso, tutto sommato l'erotismo di questo hotel di passo (ma anche raffinato e opulento) è tortuoso ma non perverso. Quello che manca è anche un altro elemento di moda: niente generi letterari, nessuna storia noir (e pure quale ambientazione migliore!) né gialla né thriller né horror, neanche un vampiro fighetto e romantico, giusto lenzuola spiegazzate, cameriere stanche, jacuzzi, incontri attesi, amplessi più o meno felici. In qualche autore si intuisce il piacere per l'occasione di usare finalmente un lessico disinibito. Insomma una lettura altamente raccomandabile a tutti, succulenta, pruriginosa, spinta ma con eleganza.

Lavorare con WhiteFly Press, in particolare con l'editrice Gabriella Montanari, è stato un piacere, ho sentito la cura e l'attenzione, la precisione dei rapporti. Mi restano da citare tutti i nomi. Il curatore e prefatore è Elio Grasso; gli autori Adrian N. Bravi, Gino Chiellino, Christiana De Caldas Brito, Monica Dini, Giovanna Gemignani, Mia Lecomte, Dante Maffia, Maldenti, Luis Mizon, Jean-Gabriel Nordmann, Anna Ruchat, Gianmarco Busetto, Domenico Cosentino, Cinzia Demi, Dan Fante, Myra Jara, Letizia Leone, Serena Maffia, Vladan Matijevic, Julio Monteiro Martins, Guido Oldani, Emilio Sciarrino, Melassa Sta, Laure Cambau, Vincenzo Costantino, Mariella De Santis, Leonardo Folla, Consolata Lanza, Rosaria Lo Russo, Baret Magarian, Carla Menaldo, Ivano Mugnaini, Davide Rondoni, Carlo Alberto Sitta; i traduttori Milica Marinkovic, Andrea Sirotti, Gabriella Montanari, Mia Lecomte, Carlo Bordini.       

2 commenti:

Massimo Citi ha detto...

Ce l'ho da leggere ma Morgana (mia figlia di 22 anni) che si è grattata il libro e non so ancora quando lo restituirà. Quando avverrò potrò constatare la realtà della tua recensione ;-)
Comunque io prediligo le storie sadomaso e qui temo ci sia poco da masticare :-(

consolata ha detto...

Very sorry, nel nostro hotel niente sadomaso, siamo gente perbene ;-)