ecco la recensione.
In viaggio con Tolstoj, da Mosca alla Val d'Aosta, è un
insolito romanzo che ha un’anima ibrida e un titolo ingannevole, infatti è
pubblicato nella collana di Bibliografie e Saggistica della casa editrice
Robin, e dovrebbe chiamarsi In viaggio
con Giuse. Si tratta di un vero romanzo, un’indagine apparentemente volta a
scoprire qualche mistero mediante strumenti concreti – una scatola preziosa, un
vecchio diario, lettere, fotografie – ma in realtà tutta concentrata sull’io
narrante, che si può senza rischio identificare con l’autrice, alla ricerca di
una parte del proprio passato familiare, quella relativa al padre e alla sua
famiglia di origine, in particolare la nonna. La protagonista parte dalla
notizia, letta in un opuscolo, di un viaggio di Tolstoj in Piemonte, da Torino
a Ivrea alla Valle d’Aosta dove si ferma a Gressoney, confermata poi dalla
lettura dei diari dello scrittore. Desiderosa di scrivere un romanzo su questo
viaggio, comincia a cercare più informazioni, imbattendosi in una serie di
coincidenze – una foto inedita della nipote di Tolstoj che sposò un Albertini
trasferendosi a vivere nel canavese, il ricordo dell’acquisto inspiegabile, da
parte di suo padre, di una costosa scatola di provenienza russa a un’asta a
Ginevra, e soprattutto il fortunoso ritrovamento del diario della nonna paterna
che in gioventù trascorse otto mesi a San Pietroburgo al servizio di una
famiglia aristocratica – che la spingono a cercare indizi nei ricordi tanto
quanto negli archivi, persino a un viaggio fino a Pietroburgo, per ricostruire
alla fine il suo rapporto con il padre e la nonna quasi sconosciuta, e
contemporanemente fare i conti con la famiglia materna. L’autrice, maestra di
digressioni, cerca ostinatamente un nucleo attorno al quale costruire il
romanzo, alla fine lo trova, ma non è
certo la cosa più importante: importa lo scavo in se stessa, la ricerca in sé,
e lo straordinario resoconto dell’avventura di una scrittura che si costruisce.
Alla fine non sappiamo se il romanzo su Tolstoj, di cui alcune parti sono
inframmezzate nel testo, sarà scritto. Rimane in ogni caso questa testimonianza
davvero insolita, perché è un privilegio poco frequente poter seguire passo
passo il lavoro di una scrittrice alla ricerca del suo libro.
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