lunedì 10 novembre 2008

Un pronome neocon


Di questi tempi confusi, neobacchettoni e smandrappati, ne succedono di tutte. Una che non mi piace è il ritorno dell’orrido loro come dativo plurale, o meglio complemento di termine plurale di essi. In parole povere, con un esempio: ho detto loro di stare zitti/e è tornato in forze, dopo che l’uso l’aveva sostituito con l’assai più agile e sciolto gli ho detto di stare zitti/e. Un tempo retaggio solo delle frange meno letterate, ma proprio per questo più conservatrici e preoccupate di fare bella figura, del corpo docente, oggi fa capolino dovunque. In compenso, sui giornali ormai è prassi le ho detto di stare zitto (a Rambo) e gli ho detto di stare zitta (a Madonna). Orrore su orrore.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Vero. Mi dà un fastidio quasi fisico, questa cosa. Ma si sa, io faccio parte della (sempre più esigua) schiera dei fanatici.
Un abbraccio
E

consolata ha detto...

Benvenuto, ciao!