martedì 27 febbraio 2024

Giuse Lazzari, Qualcosa di luminoso: attorno al lago e in cielo

 


Un libro curioso e interessante che forse non ha avuto tutta l’attenzione che merita. L’ambientazione è nel 2010, in una cittadina senza nome, dove c’è un lago sulle cui sponde gli abitanti amano fare passeggiate, una Fabbrica che dava lavoro ma poi ha chiuso lasciando molti per strada, tutti si conoscono e sanno tutto degli altri abitanti (il che ovviamente significa che non ne sanno niente), chiacchierano e sognano. 

I personaggi sono numerosi ma non troppi, ritornano ora come protagonisti ora come comparse, di alcuni veniamo a sapere di più, anche del loro passato, altri sono appena accennati. Si tratta di persone normali, donne anziane, vigili urbani, ragazzi in skateboard, le cui vicende si intrecciano o si sfiorano, senza mai uscire dall'ordinario. Ciò che le accomuna, e di ordinario non ha niente, è che tutti hanno visto una una strana presenza nel cielo - qualcosa di luminoso e indescrivibile, una specie di razzo splendente che brilla e si dilegua velocissimo. Quel qualcosa, descritto ora come razzo ora come astronave ora come luce pura, rappresenta per ognuno qualcosa che non ci viene spiegato ma in qualche modo preannuncia un cambiamento di vita. 

Quella che incuriosisce molto è la struttura, l'intreccio tra i personaggi, che vanno inseguiti da un breve capitolo all'altro, ma non solo non disturba la la lettura ma la rende varia, mostrandoci i personaggi da vari punti di vista e angolature differenti, anche grazie a una scrittura limpida e veloce. Non racconto nessuna vicenda perché non voglio spoilerare né ridurre il piacere di questo vagabondaggio lungo le sponde del lago. Quello che posso assicurare è che la lettura è gradevolissima, scorre e ci trascina senza affaticare mai né annoiare. 

Un libro da cercare e da leggere. Sono sempre più convinta che gli autori indipendenti e la piccola editoria coraggiosa sono gli unici che riservano belle sorprese e piccoli tesori come "Qualcosa di luminoso" di Giuse Lazzari, pubblicato da Campanotto. La foto di copertina è di Paola Massa.  

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