mercoledì 7 dicembre 2022

Quarant'anni fa... L'anniversario più importante

L'8 dicembre 1982 è una data importantissima per me, forse la più importante di tutta la mia vita.
In quel giorno, esattamente quarant'anni fa, ho cominciato a scrivere. Il mio primo racconto si chiamava "Quattro storie di viaggio", e conteneva già fin dal titolo l'essenza di quello che sarebbe stata la mia scrittura. Non me ne rendevo conto, non sapevo ancora esattamente quello che volevo scrivere, ma ne è la perfetta esemplificazione. Ero appena tornata da un viaggio in Indonesia, e la vicenda è ambientata a Parang Tritis, a Giava, esattamente il luogo ritratto nella fotografia. Senza rendermene conto, non avrei potuto fare di meglio se avessi voluto scrivere un manifesto della mia futura poetica. Ci sono quattro personaggi solitari che non si conoscono e si incontrano casualmente una sera in uno squallido losmen. Ognuno ha una storia dentro di sé, e le quattro vicende vengono esposte senza psicologismi né emotività, e poi ognuno riprende la solitaria strada che l'ha condotto fin lì.

Non voglio certo dire che sia una meraviglia, ma rileggendolo mi ha colpito tantissimo vedere come ci fosse già in nuce quello che volevo raccontare. E che ho raccontato, all'inizio (e per circa dieci anni) senza nemmeno confessarlo agli amici, poi cominciando a far leggere ai più vicini e infine ponendomi il problema della pubblicazione quando mi è parso di avere finalmente scritto quello che volevo con le parole che volevo usare. Va be'. L'argomento sarebbe vastissimo, ma oggi volevo solo sottolineare che l'8 dicembre 1982 ho finalmente affrontato la passione più importante e definitiva della mia vita. Mi ci sono dedicata corpo e anima, ma purtroppo non sono stata ricambiata con altrettanto amore... I miei libri non sono piaciuti, sono stati letti da pochissimi e nessuno ne ha parlato, ma almeno sono riuscita a essere fedele alla mia voce. Sono riconoscentissima agli editori che mi hanno sostenuta e mi hanno dato spazio, agli amici pazienti che mi hanno sopportata, a Brandinella, Alain, Olimpia, Angelica, Irene e gli altri mille personaggi, anche loro ormai amici pazienti e di lunga data malgrado le storiacce in cui li ho invischiati. 

E la mia figura solitaria sulla spiaggia di Parang Tritis rappresenta benissimo, secondo me, quello che è stato il centro e il significato della mia vita in questi quarant'anni. Un camminare nella sabbia in direzione dell'orizzonte, seguendo tracce che vedevo solo io e che un'onda o un soffio di vento potevano cancellare.


       

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Congratulazioni Consolata! Quarant'anni "scritti" proprio bene!

Anonimo ha detto...

meravigliosa fedeltà alla tua essenza, felice anniversario a te e a ogni riga dei tuoi libri

consolata ha detto...

Grazie anonimi amici, prima di tutto per avermi scritto e poi per le parole incoraggianti che mi ha fatto un gran piacere leggere.