Il libro è nientepopodimeno che una raccolta di esilaranti racconti di Arthur C. Clarke, All'insegna del Cervo Bianco. Il Cervo Bianco è un pub di Londra, situato in una stradina che da Fleet Street conduce all'Embankment, dove ogni mercoledì si riuniscono giornalisti, scrittori, editori e scienziati per bere in compagnia e raccontarsi storie via via più mirabolanti man mano che la serata avanza. I vari tipi sono davvero interessanti, ma quello che spicca su tutti è Harry Purvis, che ama essere al centro dell'attenzione e ha sempre qualcosa da raccontare. I temi sono sempre legati alla scienza, e sono nettamente insoliti: c'è chi dimostra scetticismo e chi ci crede, ma tutti pendono dalle labbra di Harry Purvis, che è abilissimo a schivare domande troppo precise e arrivare a conclusioni che sfuggono a ogni critica. E' uno di quei libri che divertono e fanno pensare perché aprono strade nuove e insospettate (io sono un'ignorantona in campo scientificio, ma questi racconti li può capire e apprezzare chiunque). Fantascienza scientifica, humour britannico al massimo grado, storie paradossali che arrivano a sfiorare la metafisica. Fatevi del bene e leggetelo.
Traduzione di Ginetta Pignolo.
3 commenti:
leggerò Arthur....benché la situazione del pub e scienziati raccolti a spararle grosse mi suona familiare. Chissà dove e quando...
Non quando a raccontarla è il futuro Sir Arthur.
@Piero Be', la raccolta è uscita nel 1957, magari vi siete già incontrati... e @Paolo, sai come la penso... come la conta Arthur, Sir o non Sir, vale sempre la pena.
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