sabato 27 agosto 2016

Niente incantesimi, per favore: Stefania Bertola, Solo Flora

Stefania Bertola è un'autrice che amo moltissimo, mi ha dato momenti di grandissimo piacere, per cui quando ho visto un suo nuovo titolo mi sono affrettata a scaricarlo senza rendermi conto che si tratta di un libro per ragazzi. Mi ha incantata la foto in copertina, veramente fantastica, di cui non sono riuscita a trovare il nome dell'autore per cui mi scuso se non lo cito, non è la buona volontà che è mancata.
Il libro l'ho letto lo stesso, anche se della letteratura per ragazzi nulla so e nulla mi interessa. Devo dire che il fatto che sia arrivata fino alla fine è un omaggio a Stefania Bertola, e ci tengo a assicurarle che non mi è costato poco. Cercavo almeno la sua scrittura frizzante e spiritosa, cercavo l'ombra delle sue belle stordite che ho tanto amato...

Non so, non mi azzardo a dare giudizi perché come ho detto non so niente dei libri per ragazzi. Mi ha stupito (lo so che mi sono persa migliaia di puntate, ma lo stesso non me l'aspettavo) che uno degli argomenti di punta per la protagonista quindicenne fosse "lo faccio o non lo faccio" e "lo faccio con lui o con l'altro", cioè con il mio ragazzo ufficiale a cui voglio tanto bene o con quello che mi tira ma gli farei una faccia di schiaffi. E questi rapporti amorosi che mimano la natura clamorosamente fallimentare dei rapporti tra adulti, conditi di possessività sfrenata, gelosia preventiva, competizione e aggressività tra ragazze... Diciamo che sono stata ben lieta di abbandonare questo mondo.

Ma l'aspetto peggiore, per me (e di questo non faccio certo una colpa a Stefania Bertola, dio mi scampi) è il background fantasy modaiolo e insensato. Anche qui io so benissimo che non faccio testo, se vedo un elfo cambio strada, se sento parlare (o meglio se leggo) di incantesimi, fate, leprecauni e bacchette magiche mi spunta una barba di chilometri, mi addormento ipso facto o comunque il cervello mi scappa di mano, persino un telegiornale mi attira di più - e questo è il massimo che riesca a immaginare, perché non guardo MAI i telegiornali. Tutto ciò per dire che mi è impossibile essere obiettiva perciò me ne sto zitta (però per amore di verita devo dire che ho scritto un libro intitolato Il gioco della masca, con appunto una masca come protagonista, ma non è per ragazzi e non c'è nemmeno un elfo, giuro).

Ma la copertina è davvero bellissima, e Stefania Bertola continua a essere una scrittrice che amo. Aspetto con ansia che ritorni da noi adulte (adulti) che tanto ci siamo divertite a leggere Ragazze mancine, Romanzo rosa, Il primo miracolo di George Harrison e soprattutto Aspirapolvere di stelle, A neve ferma, Biscotti e sospetti, Ne parliamo a cena, La soavissima discordia dell'amore... Ti aspettiamo con ansia, Stefania, te e le tue indimenticabili ragazze che incantano senza bisogno di fare magie.

P.S. Mi rendo conto che in questo post alla fine assumo l'antipatico tono del lettore che ha letto una cosa, gli è piaciuta e vuole quello, di nuovo quello e sempre quello. Non voglio assolutamente fare questo torto a Stefania Bertola, né per altro a nessuno scrittore. Sono sicura che cambiare per un autore è importante, è segno di creatività, di ricerca, di sincerità di scrittura, di vivacità immaginativa. E' solo che (per limiti miei, anagrafici e culturali) non amo il fantasy e non mi interessano i libri da ragazzi. Ma mi sono divertita così tanto a leggere Stefania Bertola che vorrei leggerla sovente, in cose alla mia portata. Tanto continuerò a fare un salto di gioia vedendo un suo nuovo titolo, e correrò a comprarlo. Alla prossima, Stefania.   

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