giovedì 5 settembre 2013

Quello che voglio fare da grande

È un po' che sono in giro e confesso che ho letto molto poco, un Camilleri minore e un interessante, ma un po' troppo scarno "I colpevoli" di Ferdinand von Schirach, più un terzo ancora in corso. Vergognosa pigrizia. Però ho capito che cosa voglio fare da grande.
Questo bel signore dall'aria simpatica è il professor Baki Dollma, esperto di storia e tradizioni di Kruja, la città dove visse Scanderbeg, l'eroe nazionale albanese, e ne ha scritto molto. Io l'ho incontrato all'entrata del forte dove se ne stava seduto accanto a una pila dei suoi libri che vendeva con molta allegria e squisita cortesia, scrivendo dediche personali. Mentre ne compravo uno sono stata folgorata da un pensiero: questo voglio fare per il resto dei miei giorni! Sedermi su un gradino di pietra all'entrata di un posto bellissimo - e Kruja lo è - a vendere i miei libri personalmente, scambiando due chiacchiere con chi è interessato e anche con chi non gliene frega niente, testa all'ombra e piedi al sole, contenta per ogni giorno trascorso così.
Una mia bella e cara amica, editrice di gran gusto, diceva che ogni donna sogna di avere un banchetto al mercato. Io mi accontento di meno: un tappetino su una bella panca di pietra. E non ditemi che è poco.

2 commenti:

Massimo Citi ha detto...

Condivido fino all'ultima sillaba. Ciao!

rosaria fortuna ha detto...

come sempre hai ragione tu, cara consolata e sono d'accordo. quando si scrive il più grande regalo te lo fa chi ti legge, poterci anche parlare, mentre gli scrivi una dedica adatta è il lusso supremo. anche sul banchetto al mercato sono d'accordo.la possibilità di osservare gli altri, mentre si guadagnano i soldi necessari per pagare le bollette, non ha prezzo. buona permanenza in albania, a caccia di storie.