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giovedì 24 novembre 2011

AA VV, Sorci verdi, Storie di ordinario leghismo

Diciassette autori, nomi illustri e altri meno noti, riuniti per raccontare gli orrori, le bestialità, lo squallore, il grezzo non-pensiero della Lega. Libro, secondo me, non solo utile ma necessario, perché il pericolo sempre in agguato è di derubricare la Lega a fenomeno folkloristico, farsi due risate con il dito alzato di Bossi e le battute (alcune, ammettiamolo, irresistibili) sul Trota, alzare le spalle con superiorità alle pulizie ferroviarie di Borghezio, pensare che certi fenomeni non ci possano riguardare direttamente e succedano sempre due città più in là. Per me, ad esempio, che vivo a Torino dove la Lega, a parte appunto Borghezio, non è molto protagonista, è stato uno shock svegliarmi un giorno con un presidente della regione verde come un ramarro. E nelle idee della Lega, il razzismo dichiarato e gridato, improvvisamente mi trovo a inciampare tutti i giorni. Ecco, in questo libro l'argomento principale è il razzismo contro gli stranieri, ma il primo racconto è dedicato alle donne, alle ragazze padane del più scalcagnato dei concorsi di bellezza. Se avessi partecipato a questa antologia, avrei scelto come argomento la politica contro le donne della Regione Piemonte, che sta sostenendo la presenza del Movimento per la vita nei consultori e negli ospedali. Insomma, Sorci verdi ha un suo significato civile e politico innegabile, ma va detto che al di là di quello ha anche un significato letterario autonomo e ricco. Le voci degli autori sono disparate, liberissime, ciascuno porta avanti la sua personale ricerca (o accusa) con gli strumenti che gli sono più congeniali e con parecchia fantasia, e il risultato è un libro molto interessante, ma anche molto divertente (il paradosso abbonda), vario, inquietante, che fa pensare ma anche sorridere. Vorrei sottolineare che il titolo è geniale, perfetto. E che il racconto più efficace è Comizio di Angelo Ferracuti, un testo composto di un collage di citazioni autentiche dai discorsi di alcuni rappresentanti della Lega. Il risultato è agghiacciante e comico, si legge e non si crede ai propri occhi. Siccome gli autori sono molti, i testi brevi e tutti interessanti, mi limito a nominarli: leggetelo, non solo vale la pena ma fa bene al cervello.
Giulia Blasi, Polenta e salsiccia; Annalisa Bruni, Non mi pento; Giuseppe Ciarallo, Pietà l'è morta (MissisSile Burning); Giovanna Cracco, Cambio della guardia; Alessandra Daniele, Il sole sorgerà ancora; Girolamo de Michele, Il deficiente. La selezione della classe dirigente di domani; Valerio Evangelisti, Federalismo fiscale; Angelo Ferracuti, Comizio; Fabrizio Lorusso, Johan Messican a la descoverta de la Padania; Davide Malesi, I miei vicini è gente che lavora; Stefania Nardini, La primavera di Maryam; Valeria Parrella, Matteo piccolo piccolo; Walter G. Pozzi, Il Celtopardo; Alberto Prunetti, Una cartolina razzista dalla spiaggia; Stefano Tassinari, Adige; Massimo Viaggi, Niente case ai bingo bongo; Lello Voce, Summer Radio Days (Io sono un tiratore scelto).
Il ricavato delle vendite del volume sarà devoluto alla biblioteca del carcere di Padova.

2 commenti:

  1. Grazie, Consolata, per la lettura intelligente e attenta. Sono molto orgogliosa di questo libro, appunto, necessario.
    Annalisa

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  2. Intelligente è il libro, non la recensione! :-)
    Hai pienamente ragione di essere orgogliosa. Essere chiari, mantenere la mente lucida e dare parole al pensiero, trasformarlo in narrazione, è una fatica grande e meritoria.
    Ciao.

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