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lunedì 11 gennaio 2010

Teste di pietra

La collezione di teste di pietra che abbellisce (?) il mio blog è un po' ferma. Nei miei ultimi viaggi non ne ho trovate molte. Le mie preferite rimangono quella che ho scelto per rappresentarmi, la dolce sorridente testa a blocchi di Angkor, e la Medusa con gli occhi storti a significare che bisogna guardarsi dentro del Didymaion di Mileto. Il motivo per cui mi piacciono è semplicissimo, prima perché sono belle, poi perché mi rappresentano benissimo, come molti dei miei amici sono pronti a riconoscere. Io ho la testa dura, quella che si può anche definire una testa quadra, si può dire che sono testona come le grandi teste del blog. Non che ne vada fiera ma è così e non provo nemmeno a negarlo. Non mi faccio influenzare, ma neanche cerco di influenzare nessuno.
Questo post potrebbe anche intitolarsi "te l'ho chiesto?" o "chi se ne frega" nel senso che mai a nessuno è venuta la curiosità di sapere che significano le mie belle teste. Ma le ho riguardate e mi è venuto uno slancio di amore, ho sentito il bisogno di parlarne.

3 commenti:

  1. In verita' me lo sono chiesto piu' volte, ma non ho mai avuto occasione di domandarti cosa rappresentasero...

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  2. intendevo dire "rappresentassero"...

    Grazie dell'offerta.

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