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martedì 2 maggio 2017

Tutto quello che avreste voluto sapere sull'Anaconda Anoressica e non avete mai osato chiedere: dal romanzo a puntate "Ragazza brutta, ragazza bella"





L'Anaconda Anoressica Superdiscoteca aveva un'entrata rutilante di lampadine colorate sotto i portici di via Po. A vederla da fuori, più che una discoteca sembrava una balera vecchio stile e in effetti anche dentro, ormai vuota e puzzolente di sudore, fumo e fiato, non era granché, malgrado le palme di plastica illuminata da cui pendevano serpentoni fosforescenti, il bancone a forma di isoletta sabbiosa, il pavimento a onde azzurre e i festoni di liane pieni di pappagalli e scimmie che coprivano le pareti. Nei tavolini di perspex nuotavano pesci colorati, i divani e le poltrone erano tartarughe, serpenti arrotolati o  barili sfondati; l'insieme diede a Rossella un vago senso di nausea. Accanto al bancone, arrampicati su sgabelli incrostati di conchiglie, stavano Isidoro, un ragazzo bruno e una donna bionda, mentre un bellissimo uomo dalla camicia aperta sul petto dove, tra i peli folti, brillava una spessa catena d'oro, serviva il caffè in tazze a forma di mezza noce di cocco.


"Samantha!" gridò Isidoro, vedendo entrare le due ragazze. "Benvenuta! Sei stanca, amore?"
"Stanchissima. Dateci del caffè e delle brioche. Stiamo per morire di fame."
Il ragazzo prese un piatto pieno di brioche fragranti.
"Appena comprate al forno di via San Massimo" disse porgendolo a Rossella.   
Lei ne prese una e l'addentò con grazia. Si sentiva bellissima, era certa che sia Denis che l'uomo con la camicia aperta, e forse persino Isidoro, morivano dalla voglia di baciarla e metterle le mani addosso. Prese la noce di cocco piena di caffè che le era stata messa davanti con una mossa incantevole, la trangugiò in un modo che più sexy non si poteva, sospirò e chiese un'altra brioche.
"Pronti" rispose Denis offrendogliela.
 
Rossella fece un sorriso che avrebbe risvegliato la mummia di Tutankamen. Sapeva che i tre uomini stavano male per il desiderio, lo capiva dal pallore dei loro volti e dal sudore che gli copriva la fronte. Magnanimamente, si sbottonò un pochino la camicetta mostrando l'attaccatura dei seni. Non voleva infierire: se non potevano averla, che almeno potessero guardare quello che perdevano.
"Come ti chiami?" chiese Denis.
"Come si chiama?" chiese l'uomo bello.
"Salve, bellezza" disse Isidoro.
Samantha si passò una mano nei capelli ossigenati e intervenne.
"Ho dimenticato le presentazioni, scusate, ma l'arte mi sfianca. Questa è Rossella, una mia amica, lui è Denis Sperandio, lui è Salvo, il padre di Denis, lei è Loredana, la moglie di Salvo, in arte Patty Paris. Isidoro lo conosci già. Fai attenzione a Salvo, Rossella: è un tremendo donnaiolo, e sua moglie è gelosissima, quasi quanto me. Denis, invece,  è libero e molto affettuoso."
Salvo fece un sospiro, Isidoro si asciugò la fronte, Loredana aggrottò le sopracciglia depilate. Denis sorrise con le labbra carnose e dolci come un bacio di dama.
"Vuoi ballare, Rossella?" disse.

Lei annuì e il ragazzo si avvicinò all'impianto stereo nascosto da un ibisco di plastica su cui tremavano fiori scarlatti, colibrì e farfalle tropicali. Toccò un pulsante e le note di Strangers in the night riempirono il locale spazzando via fumo e puzze. Luci di tutti i colori si accesero sulle pareti, dal soffitto piovve una tenue spruzzata di porporina, le onde del pavimento si mossero in un molle e sensuale rotolio. Rossella scivolava tra le braccia di Denis come un'alga nell'alta marea, come capelli nel vento, come spighe sotto la falce. Quando lui la baciò, il tocco delle sue labbra piene la riempì dì di una sensazione calda ed emozionante tra le gambe. Sciolta di piacere, pulsante in ogni molecola del corpo, Rossella volteggiava canticchiando:  
Two lonely people 
we were strangers in the night exchanging glances strangers in the night
STRANGERS IN THE NIGHT!

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