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sabato 20 giugno 2015

Passeggiate londinesi: incontri cercati e serendipity

Piero della Francesca, Natività
Sono stata a Londra di recente, e avevo un sacco di amici da incontrare, tanto più che mancavo da parecchio. Sapete quegli amici che si frigge dalla voglia di rivederli? Ecco, proprio loro. Come questo a sinistra - è una delle sirene che mi chiamavano a Londra, e tra le più forti. E tutta la sala 66 della National Gallery. Una sala che mi sogno sempre, dove vorrei essere invitata a restare per un po'... ma comunque mi accontento anche di visite brevi, solo che dovrebbero essere più frequenti.  





William Hogarth, Venditrice di gamberetti (e ammiratrice)
 Un'altra amica fondamentale è questa, con cui ho una tale intimità che mi sono permessa di raccontare i fatti suoi (e finora non ha mai protestato). Io la trovo incantevole. Anche lei sta alla National Gallery.                                                                        
Poi ci stati sono molti, molti altri incontri con amici o semplici conoscenze. Per esempio, questo truculento intreccio di tigre e inglese (al Victoria &  Albert), l'ho incontrato per caso anni fa ma avevamo una conoscenza comune: Tipu Sultan, la Tigre di Mysore, affascinante figura di sultano del sud dell'India che combattè strenuamente per difendere le sue terre contro gli inglesi della Compagnia delle Indie, e morì (1799) nella battaglia di Srirangapatna, nel Karnataka, dove si può visitare il suo palazzo d'estate e i luoghi della sua morte. Se capitate a Mysore, fate una gita a Srirangapatna, ne vale la pena. La tigre meccanica che sbrana l'inglese facendo tremendi versacci si dice appartenesse proprio a Tipu Sultan che se l'era fatta costruire per godere della scena e sognare la morte del nemico britannico.

La tigre di Tipu Sultan

La suonatrice di chitarra di Vermeer è invece un incontro del tutto fortuito perché non ricordavo fosse a Kenwood House, a Hampstead Heath, dove mi sono recata rincorrendo il ricordo di una bellissima caffetteria tra le rose, che c'è ancora. Ma c'è anche lei, oltre a molti magnifici quadri. Purissima serendipity.

Vermeer, Suonatrice di chitarra

 Una passeggiata ancora più ricca dal punto di vista della serendipity è stata quella a Chipswick, fatta sulle orme dei bellissimi romanzi di Lesley Thomson, in particolare The Detective's Secret che si svolge in gran parte proprio qui lungo il Tamigi. Quello che cercavo l'ho trovato (qui l'Eyot di Chiswick) ma inaspettata è la tomba di Ugo Foscolo che qui morì nel 1827 e vi rimase per quarantaquattro anni finché non fu riportato a Firenze per essere sepolto in Santa Croce. E poco più in là, nientemeno che la tomba di William Hogarth. Poco più in là c'era anche la tomba di J.A. Whistler, proprio quello del ritratto della madre e di Miss Cecily Alexander, ma non ci siamo mai tanto frequentati.   
Chiswick Eyot
Chiswick Mall


Ugo Foscolo, cimitero di Saint Nicholas, Chiswick
Tomba di William Hogarth, cimitero di Saint Nicholas, Chiswick










E una visita più allegra l'ho fatta a uno di cui non c'è tomba, ma solo casa. E statua, perché se la merita. Sherlock Holmes: l'indirizzo è Baker Street 221B, ovviamente. E la statua sta in Marylebone Street, molto opportunamente davanti al museo di Madame Tussaud. Dove volendo, gli incontri sono frequenti e talvolta molto interessanti. E dove non mi vergogno di dire che mi sono fatta immortalare con Colin Firth, Winston Churchill, Oscar Wilde, Charles Dickens, William Shakespeare, Tiger Woods e forse anche con altri. Ma siccome ci tengo alla mia dignità e al rispetto altrui queste foto non le pubblico. Proprio no. 
E questa è la prima passeggiata, la smetto qui perché è già molto lunga. Ma ce ne saranno altre, e tanto per finire in bellezza aggiungo due vicini di casa di Sherlock Holmes, anche loro in Baker Street: Arnold Bennett e H.G. Wells. Non male, come compagnia. Soprattutto, mi sarebbe piaciuto sentire una conversazione tra Holmes e Wells.















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