Allora auguri, come d'uso. Anche se l'atmosfera natalizia mi piace quanto quella che aleggia in una casa dove il giorno prima c'è stata una bagna cauda, non mi sottraggo né ai regali fatti e ricevuti né agli auguri distribuiti dovunque capiti, né ai baci né alle mance. Chi sono io per oppormi a una valanga globale? Inoltre so di avere un sacco di idiosincrasie e fissazioni, quindi, come si dice, un miliardo di mosche non può avere torto. Piuttosto mi chiedo a chi sto facendo gli auguri: a me stessa, suppongo, visto che questo blog è il meno visitato dell'universo. Ma non importa. Data la stura al narcisismo bloggistico, non si può tornare indietro.
Mi sottraggo solo alla lista di auguri mondiali e policamente corretti, in verità più capodanneschi che natalizi, che impazzano sui giornali e riviste. Io metto qui un bello spazio bianco e che ognuno se lo riempia come vuole.
Buone feste, e festeggiamo se possiamo.
Effettivamente è difficile sottrarsi alla felicità obbligatoria. Comunque, da narciso a narcisa ;-) sommessamente auguri anche a te
RispondiEliminaPer l'anno prossimo ci impegniamo a diventare violette?
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