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giovedì 11 novembre 2021

Una raccolta di racconti davvero originale: Mario E. Bianco, Dice che mia mamma faceva le poste

 E se volete leggere qualcosa che sia veramente originale, fuori dagli

schemi, ecco la raccolta di racconti di Mario E. Bianco, Dice che mia mamma faceva le poste. In centoquindici pagine troverete ventisei ritratti o autoritratti di personaggi assolutamente indimenticabili, oltre a quindici disegni in bianco e nero dell'autore che con il loro tratto insieme nervoso e evocativo impreziosiscono il libro.

Quello che più mi ha colpito è la scrittura di Mario E. Bianco, caleidoscopica nel senso che cambia per ogni testo, adattandosi nel tono, nel lessico e nella costruzione al personaggio che ne viene caratterizzato a tutto tondo. Le vicende sono accennate, il tono è spesso ironico, molto è lasciato all'immaginazione del lettore stimolata dalla voce personalissima dei protagonisti che a volte hanno un nome a volte no, ma tutti sono accomunati dalla loro natura di "esseri umani sofferenti,malati mentali, picari, visionari, ladri o truffatori di mezza tacca, vittime di violenze familiari e non, persone emarginate, che vivono in quel margine, detto zona d'ombra, di cui si evita di parlare, eccetto quando diventano protagoniste di fatti di cronaca nera" (dalla seconda di copertina).

Uno di quei libri rari che lasciano il segno, risvegliando con uno scrollone il lettore dalla sonnolenta noia dei soliti gialli, bestseller da scuola di scrittura e politicamente corretto. Leggendolo non si può evitare di immaginare il timbro della voce narrante che sta dietro alle parole stampate.

martedì 9 novembre 2021

Aterrana, a cura di Licia Giaquinto: Poesie, racconti, ballate per un antico borgo da salvare

 E ecco la quinta segnalazione. Poesie, racconti, ballate per un antico borgo da salvare recita il sottotitolo di questa bella antologia dedicata all'omonima frazione di Montoro, in provincia di Avellino, che la scrittrice Licia Giaquinto ha ideato, promosso e realizzato per amore dei luoghi in cui ha trascorso l'infanzia e che sono ormai minacciati dall'incuria e dall'abbandono. Oltre a aver dedicato tre romanzi alla conservazione di un mondo ormai defunto fatto di storie, leggende, tradizioni antichissime, ha fondato l'associazione Aterrana Ater Ianua, e ha invitato poeti e scrittori di tutta Italia a collaborare dedicando una loro opera al progetto. Il volume comprende un numero piuttosto elevato di poesie, racconti e ballate di grande interesse e fascino che hanno al centro proprio l'antico borgo, le sue bellezze, i suoi abitanti, le sue tradizioni, e nella varietà dei temi e dell'approccio, oltre che nell'oggettivo valore dei testi, sta il grande interesse dell'antologia. Tra gli autori si incontrano nomi molto noti (immeritatamente ci sono anche io con il racconto Gemellaggio), la lettura stimola e trascina, e non si può che augurarsi che Aterrana ne abbia tratto molti vantaggi.  

   

domenica 7 novembre 2021

Quarta segnalazione: Piccolo ma imperdibile, 3 Numero imperfetto, Francesca Mogavero, Carlotta Borasio, Monica Coppola, tre racconti per specchiarci

Continuo a essere distratta e dispersiva per cui continuo anche con le


segnalazioni, e questa è la quarta. Ma le autrici di questo incantevole librino sono tre, ognuna con un racconto in cui si descrive come la felicità di coppia sia spesso insidiata dalla presenza di un rivale, interno o esterno. Francesca Mogavero inoltre è anche l'editrice di Buendia Books, che pubblica 3 Numero imperfetto.

Carlotta Borasio, con Non è giornata, ci descrive coraggiosamente come anche l'armonia della coppia più perfetta, quella composta da madre e figlio, si possa trovare minacciata dal terzo elemento, il padre. 

Monica Coppola, in Gli armonici, affronta con grande delicatezza il dolore della presenza del più classico terzo incomodo, quello che trasforma un 2 in un 3, rendendo una coppia un terzetto (o addirittura un quartetto).  

Infine Francesca Mogavero, con una penna intinta in dosi uguali di acuta ironia e divertimento pieno di leggerezza, ci regala Arsenal, Baci e Colin Firth, dove il potentissimo rivale della protagonista è il calcio, che lei combatte a colpi di manicaretti. 

Una sessantina di pagine, tre storie di piacevolissima lettura, tre sguardi femminili sulla coppia e i pericoli che la minacciano, in cui tutte le lettrici e i lettori possono riconoscersi e imparare a difendersi. Le scrittrici devolveranno i diritti d'autore a sostegno dell'AIL Torino.  

mercoledì 3 novembre 2021

Terza segnalazione: Un modo originale di diventare paracadutisti: Chiara Negrini, Sniffo Kerosene

Questa segnalazione è dedicata a un incantevole librino, e il diminutivo riguarda solo le dimensioni, non certo il contenuto.

Di Chiara Negrini , scrittrice e illustratrice di vaglia, ho parlato molte volte su questo blog, in particolare a proposito dell'esilarante I vampiri della bassa . Sniffo Kerosene è il logo di Marco Rovina, paracadutista esperto, che l'ha creato per avere un motto che riassumesse la sua filosofia sul paracadutismo. E quando un amico gli chiede come gli è venuta l'idea, Marco ritorna al passato e ricostruisce la sua vita sul filo della passione coltivata per l'odore della benzina. All'origine di tutto c'è un'infanzia in campagna, un nonno che riparava macchine agricole portandosi dietro Marco bambino sul sellino posteriore del suo motorino Garelli, dove poteva sniffare nafta, gasolio e kerosene al riparo nei capannoni delle cascine. La descrizione dei momenti di esaltazione olfattiva, i dialoghi in dialetto, i personaggi grotteschi, il casuale incontro con il volo e la successiva scoperta di una


nuova passione tanto importante da potersi trasformare in un dono, rendono queste pagine irresistibili e cariche di una suggestione davvero insolita. Il piacere che ricaverete dalla lettura di Sniffo Kerosene è inversamente proporzionale all'esiguità delle sue dimensioni.


lunedì 1 novembre 2021

Seconda segnalazione: Fabio Lastrucci, Da zero a infinito: sotto la realtà c'è molto più di quello che riusciamo a immaginare

Seconda segnalazione.



Ribadisco per la millesima volta: amo i racconti, sia leggerli che scriverli, e il fantastico mi seduce e mi assedia. Perciò Da zero a infinito di Fabio Lastrucci non poteva che attrarmi, e alla fine della lettura posso dire a ragione, perché mi è piaciuto molto. 

Sono quindici racconti in cui il fantastico è declinato in modi diversissimi ma tutti insoliti e appassionanti. Dall'ospizio in bianco e nero in cui i personaggi dei fumetti attendono spasmodicamente l'arrivo del colore (Ultime notizie del papero), all'inquietante DB, il facebook dei morti che attira i vivi, o l'insolito veicolo di diffusione della peste a Napoli (Nero di seppia), o l'ossessione bibliofila di Da zero a Infinito, il fantasma della ferrovia Cumana (Trasparente come un respiro), così come in tutte le altre, in ogni storia Fabio Lastrucci costruisce un mondo inquietante, indecifrabile e soprattutto diretto senza scampo alla sua fine. Basta lasciarsi portare dalla sua voce sicura, ricca di particolari precisi e abile nel suggerire senza troppo rivelare: spesso l'apocalisse sorprende come la soluzione di un caso poliziesco. Anche il lettore arriverà alla fine del libro, e di sicuro se ne dispiacerà.