Pagine
▼
Pagine
▼
venerdì 24 ottobre 2014
Seconda edizione riveduta, corretta e ampliata di "Racconti fantastici e del margine", wow!
Racconti fantastici e del margine, di Consolata Lanza (autrice) e Chiara Negrini (illustratrice) esce in una seconda fantastica edizione, riveduta, corretta e ampliata!!! Tre racconti in più!
Irresistibile e imperdibile.
La trovate sulla mia pagina Amazon insieme alla versione digitale di tutti i miei libri cartacei.
lunedì 20 ottobre 2014
Pagine che scottano, lenzuola stropicciate: HOTell, storie da un tanto all'ora
Quando mi è stato proposto di partecipare a un'antologia di racconti "piccanti" ambientati in un albergo a ore, ne sono stata felice: primo perché amo i racconti, poi perché adoro le antologie, e poi ancora perché mi è capitato due o tre volte, per esempio in Turchia e a Celebes, di trovarmi fortuitamente a passare la notte in alberghi equivoci, o per meglio dire bordelli. Non sono state grandi avventure ma la suggestione è bastata per farmi dire un sì molto allegro. Ero anche curiosa di vedere come gli altri autori avrebbero sviluppato il tema di partenza, e devo dire che il risultato è interessantissimo. Un volume corposo, trentaquattro scrittori di varia provenienza geografica correttamente equilibrati per genere e età, un'impaginazione accattivante e inventiva, storie parecchio varie e insieme omogenee. E siccome trattano un'esperienza comune a tutti, ogni lettore troverà in queste pagine un riverbero delle proprie, una risonanza personale, uno specchio in cui incantarsi o un'attesa da sorseggiare.
Trattandosi come ho detto di ben trentaquattro autori, tra i quali indegnamente figuro anch'io, mi limiterò a considerazioni di carattere generale. L'argomento così stimolante (sì, mi vergogno, ma non ho resistito) sembra abbia spinto gli scrittori a cercare soprattutto soluzioni narrative "libere", svincolate dal semplice sviluppo di una vicenda a tema: molti racconti imboccano una via quasi sperimentale, certo molto innovativa, omettono, depistano, danno informazioni ingannevoli e parziali. Molti dei racconti sono brevi, alcuni brevissimi, e avvolgono il lettore in un'atmosfera immediatamente riconoscibile di sensuale abbandono. Sono erotici, sì, ma in maniera abbastanza contenuta. Curiosamente non c'è nessun accenno a una sessualità omosessuale. Mancano le pratiche modaiole tipo bondage o sadomaso, tutto sommato l'erotismo di questo hotel di passo (ma anche raffinato e opulento) è tortuoso ma non perverso. Quello che manca è anche un altro elemento di moda: niente generi letterari, nessuna storia noir (e pure quale ambientazione migliore!) né gialla né thriller né horror, neanche un vampiro fighetto e romantico, giusto lenzuola spiegazzate, cameriere stanche, jacuzzi, incontri attesi, amplessi più o meno felici. In qualche autore si intuisce il piacere per l'occasione di usare finalmente un lessico disinibito. Insomma una lettura altamente raccomandabile a tutti, succulenta, pruriginosa, spinta ma con eleganza.
Lavorare con WhiteFly Press, in particolare con l'editrice Gabriella Montanari, è stato un piacere, ho sentito la cura e l'attenzione, la precisione dei rapporti. Mi restano da citare tutti i nomi. Il curatore e prefatore è Elio Grasso; gli autori Adrian N. Bravi, Gino Chiellino, Christiana De Caldas Brito, Monica Dini, Giovanna Gemignani, Mia Lecomte, Dante Maffia, Maldenti, Luis Mizon, Jean-Gabriel Nordmann, Anna Ruchat, Gianmarco Busetto, Domenico Cosentino, Cinzia Demi, Dan Fante, Myra Jara, Letizia Leone, Serena Maffia, Vladan Matijevic, Julio Monteiro Martins, Guido Oldani, Emilio Sciarrino, Melassa Sta, Laure Cambau, Vincenzo Costantino, Mariella De Santis, Leonardo Folla, Consolata Lanza, Rosaria Lo Russo, Baret Magarian, Carla Menaldo, Ivano Mugnaini, Davide Rondoni, Carlo Alberto Sitta; i traduttori Milica Marinkovic, Andrea Sirotti, Gabriella Montanari, Mia Lecomte, Carlo Bordini.
Trattandosi come ho detto di ben trentaquattro autori, tra i quali indegnamente figuro anch'io, mi limiterò a considerazioni di carattere generale. L'argomento così stimolante (sì, mi vergogno, ma non ho resistito) sembra abbia spinto gli scrittori a cercare soprattutto soluzioni narrative "libere", svincolate dal semplice sviluppo di una vicenda a tema: molti racconti imboccano una via quasi sperimentale, certo molto innovativa, omettono, depistano, danno informazioni ingannevoli e parziali. Molti dei racconti sono brevi, alcuni brevissimi, e avvolgono il lettore in un'atmosfera immediatamente riconoscibile di sensuale abbandono. Sono erotici, sì, ma in maniera abbastanza contenuta. Curiosamente non c'è nessun accenno a una sessualità omosessuale. Mancano le pratiche modaiole tipo bondage o sadomaso, tutto sommato l'erotismo di questo hotel di passo (ma anche raffinato e opulento) è tortuoso ma non perverso. Quello che manca è anche un altro elemento di moda: niente generi letterari, nessuna storia noir (e pure quale ambientazione migliore!) né gialla né thriller né horror, neanche un vampiro fighetto e romantico, giusto lenzuola spiegazzate, cameriere stanche, jacuzzi, incontri attesi, amplessi più o meno felici. In qualche autore si intuisce il piacere per l'occasione di usare finalmente un lessico disinibito. Insomma una lettura altamente raccomandabile a tutti, succulenta, pruriginosa, spinta ma con eleganza.
Lavorare con WhiteFly Press, in particolare con l'editrice Gabriella Montanari, è stato un piacere, ho sentito la cura e l'attenzione, la precisione dei rapporti. Mi restano da citare tutti i nomi. Il curatore e prefatore è Elio Grasso; gli autori Adrian N. Bravi, Gino Chiellino, Christiana De Caldas Brito, Monica Dini, Giovanna Gemignani, Mia Lecomte, Dante Maffia, Maldenti, Luis Mizon, Jean-Gabriel Nordmann, Anna Ruchat, Gianmarco Busetto, Domenico Cosentino, Cinzia Demi, Dan Fante, Myra Jara, Letizia Leone, Serena Maffia, Vladan Matijevic, Julio Monteiro Martins, Guido Oldani, Emilio Sciarrino, Melassa Sta, Laure Cambau, Vincenzo Costantino, Mariella De Santis, Leonardo Folla, Consolata Lanza, Rosaria Lo Russo, Baret Magarian, Carla Menaldo, Ivano Mugnaini, Davide Rondoni, Carlo Alberto Sitta; i traduttori Milica Marinkovic, Andrea Sirotti, Gabriella Montanari, Mia Lecomte, Carlo Bordini.
mercoledì 8 ottobre 2014
Se questa è letteratura erotica, preferisco Erica Jong: Salwa Al-Naimi, La prova del miele
Avevo voglia di leggere qualcosa di forte, qualche bella storia spinta magari ambientata in un luogo nuovo e interessante, lontana dai vezzi delle scuole di scrittura americana, una storia necessaria, coraggiosa. Vedo La prova del miele, romanzo erotico di Salwa Al-Naimi, una donna siriana che pur vivendo a Parigi l'ha scritto in arabo, e me lo scarico felicissima. Be', non è niente di quello che mi aspettavo, e questo ha sicuramente influito sulla mia delusione; ma malgrado normalmente eviti di parlare male dei libri che non mi sono piaciuti, qui voglio spendere due parole perché ho trovato delle recensioni in rete che mi hanno fatto dubitare di avere letto lo stesso libro. Che per inciso non è un romanzo ma una serie di divagazioni disossate divise in capitoli dai titoli appetitosi quanto ingannevoli. Recensioni che sono pensose riflessioni sul niente: perché questo è La prova del miele, un bel vuoto rivestito di parole. Il libro più inutile, vuoto, inconcludente che si possa immaginare, un chiacchiericcio compiaciuto di una narcisa che non ha molto da dire ma vuole dirlo a tutti i costi. Con una contraddizione di fondo, che Salwa Al-Naimi vuol passare per un tipo da scopate senza cerniera (e quanto avrebbe da imparare da Erica Jong!) ma l'unico uomo di cui parla e con cui pratica, il Pensatore, è chiaramente un grande amore mai dimenticato e molto rimpianto. C'è qualche citazione da antichi testi erotici arabi, e su questo si sarebbe voluto davvero saperne di più; qualche ricordo amoroso, qualche esibizione di imprese erotiche (ma per niente erotiche, giochi di sguardi e un grande sfoggio di ti-dico-non-ti-dico, che vien voglia di acchiapparla e dirle: deciditi, se vuoi contarmi le tue scopate sono tutta orecchi, ma se vuoi solo fare quella che la sa lunga e ridacchia allusiva, vado a fare un giro e guardare due vetrine); un sacco di banalità su uomini, barzellette e viagra, vicende di amiche che si riducono poi tutte a pettegolezzi, anche se l'autrice continua a ripetere che è appassionata di storie, che le raccoglie e le ascolta. Allora contale anche a noi, Salwa. Anche a noi piacciono le storie, ma che sian storie e non ciance d'aria fritta.
Un paio di meriti questo libro ce li ha: è una fonte ricchissima di aforismi e farà la gioia di quanti amano le citazioni d'impatto ed è molto breve (105 pagine). Di lettura scorrevole, ci mancherebbe.
Elegante traduzione di Francesca Prevedello.
Un paio di meriti questo libro ce li ha: è una fonte ricchissima di aforismi e farà la gioia di quanti amano le citazioni d'impatto ed è molto breve (105 pagine). Di lettura scorrevole, ci mancherebbe.
Elegante traduzione di Francesca Prevedello.
lunedì 6 ottobre 2014
Sul Pacifico con una zattera di balsa: Thor Heyerdahl, come realizzare le idee folli
Thor Heyerdahl |