martedì 14 gennaio 2020

Se vi volete bene, se sognate un matrimonio da favola, se le ragazze strambe vi sono simpatiche, ecco per voi Stefania Bertola, Divino amore

E per rimettermi dalle durezze degli ultimi due libri, a chi rivolgersi se non all'amatissima Stefania Bertola, penna incantevole per leggerezza e divertimento? E naturalmente Divino amore non mi ha delusa, mi ha dato un paio (o forse uno) di giorni di serenità come lettrice. E' un libro di 272 pagine che però sembrano molte meno, perché scivolano via lisce come un tè freddo in estate. Scritto bene, vivace, con un lieto fine a tutto tondo.

Divino amore è il nome dell'agenzia di wedding planner di Lucia Lombardi, dono d'addio (e risarcimento danni) del suo ex Tony Cosenza, famosissimo calciatore che lei non riesce a dimenticare da quindici anni. Intorno ruotano alcune ragazze di varia età, Gemma, Stella, Carolina, più qualche maschio assortito, Kevin, Rodrigo, legati oltre che dall'attività anche da una fitta rete di parentele. Ognuno ha il suo problema che naturalmente alla fine vedrà la soluzione, dopo che nell'arena sono entrate Linda, l'ex di Kevin che porta con sé una grossa sorpresa, le sorelle Corbani, Maria Elisabetta, famosa scrittrice, che si deve sposare ma non dirò con chi, e Maria Vittoria, grecista fidanzata con un biologo renitente al matrimonio ma molto romantico... E sullo sfondo spunta, come sempre nei romanzi di Stefania Bertola, anche una Maria Consolata. 

La vicenda è tutta fatta di incontri, coincidenze, desideri, malintesi che poi vanno a posto, e non sto a perderci tempo perché non conta particolarmente, vive nella lettura, nei dialoghi, nelle trovate che non fingono di non essere quello che sono né di mordere nella realtà. Esilaranti descrizioni delle spose e delle loro prestese, delle mamme delle spose, della moda demenziale dei matrimoni a tema, vivacizzano le pagine. Ecco, non è il tipo di romanzo che chiede la famosa "sospensione di incredulità": non c'è bisogno di crederci, basta lasciarsi andare al gioco, come fare inalazioni d'aria di montagna nello smog cittadino. E siccome teatro di tutto è Torino, di smog ce n'è parecchio. Curiosa la scelta della zona in cui vivono e si agitano i personaggi, intorno a Regio Parco e al Cimitero Monumentale, una zona che in effetti sta diventando velocemente fashion.

Molto più romantico e rosa che umoristico, Divino amore non raggiunge le vette di altri romanzi di quest'autrice, ma rimane un prodotto di ottima qualità, che fonde in giuste proporzioni una leggerezza totale con un occhio acuto e una voce narrante intelligente e complice, che non pretende di spacciare per vero quello che è chiaramente un allegro scherzo, e alla fine lascia il lettore del tutto soddisfatto.

In questo blog trovate le recensioni di Aspirapolvere di stelle, La soavissima discordia dell'amore, Ragione e sentimento, Solo Flora, Romanzo rosa, Ragazze mancine, Il primo miracolo di George Harrison.

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