lunedì 29 febbraio 2016

Domenica di pioggia e una bella scoperta: Il MEF di Torino

Oggi ho visto per la prima volta un posto fantastico di cui conoscevo l'esistenza, ma non ci ero mai stata: il Museo Ettore Fico, o MEF. Si trova nella Spina 4, in via Cigna 114, ed è uno straordinario spazio industriale trasformato in uno straordinario spazio espositivo. Attualmente ospita la mostra Vanità/Vanitas, bella e interessante, ma ciò che mi ha incantato è il contenitore, la sua posizione e soprattutto la luce, lo spazio, il senso di pace che lo riempie. Per cui faccio pubblica confessione della mia ignoranza colpevole, e consiglio a tutti quelli che ancora non lo conoscono di correre a visitarlo. 
Oltre tutto è un ambiente molto curato, accogliente, con bei sofà in posizioni strategiche per riposare e sfogliare cataloghi, un bel bookstore, una raffinata caffetteria-ristorante, una terrazza affacciata su un interessante background di edifici industriali, case di abitazione e centri commerciali. Insomma una mini Tate Modern a misura torinese. A riprova del fatto che tante volte si va a cercare in giro quello che abbiamo sotto il naso (io per prima, of course). 

Proprio, santa ignoranza di Consolata Lanza. Che vivo sotto la Mole e se voglio far due passi vado da piazza Vittorio a piazza Castello sotto i portici di via Po. Invece anche la zona ha un fascino notevole, tra edifici industriali in abbandono e una forte attività di riqualificazione. Insomma una scoperta colpevolmente tardiva che ha illuminato una domenica di pioggia in città. E un pezzo di Torino di cui andare orgogliosi.                                                                 

2 commenti:

Orlando Furioso ha detto...

Andrò a visitare il museo prossimamente: per motivi "lavorativi" ho da poco saputo che organizza mostre interessanti e quindi "me lo sono segnato". Queste tue impressioni hanno fatto il resto e a questo punto la visita non è più rimandabile.
Grazie per la segnalazione! :)
A presto.

consolata ha detto...

Io amo moltissimo l'architettura industriale quindi ogni recupero ben fatto mi entusiasma, e questo è veramente bellissimo. Due superlativi di seguito fanno un po' senso ma quanno ce vo'... ciao.